Alessandro Crosta - Associazione Igor Stravinsky

Vai ai contenuti

Menu principale:

Alessandro Crosta

Info

...il flauto è la mia unica grande passione,
ho iniziato a suonarlo all'età di sette anni, e mai nessun altro strumento mi è interessato.
Sono cresciuto musicalmente al Conservatorio della mia città, Avellino
e ho perfezionato gli studi in Svizzera alla Musikhochschule di Winterthur-Zurigo.
Fino all'età di diciotto anni non sono mai "uscito fuori" dalla mia regione, la Campania,
ma grazie al flauto, da quando ho incominciato ad esibirmi in concorsi e concerti,
ho potuto visitare più di 60 nazioni diverse nel mondo.
Ho inciso due dischi molto diversi tra loro: "Vox Balaenae", cd al quale sono molto legato,
recensito tra gli altri in Nuova Zelanda e "Il Canto di Mefite", presentato in anteprima mondiale
all'Istituto di cultura iltaliana in Cambridge (Boston), Usa.
Prediligo la musica contemporanea e quella del novecento,
ma è il repertorio romantico quello maggiormente apprezzato dal pubblico.
Colleziono flauti storici e moderni esposti dal 2011 nel "Museo del Flauto Traverso" di Manocalzati (AV).
Mi interessano le sperimentazioni elettroacustiche applicate all'utilizzo di nuovi strumenti musicali
come il flauto contrabbasso in PVC, ma amo anche riscoprire il suono di flauti storici ormai caduti in disuso
con i quali mi esibisco in un concerto-esposizione denominato "Giochi di flauti".
Preferisco avere un rapporto diretto con il pubblico attraverso un approccio molto rilassato e poco formale,
e mi diverte insegnare flauto ai giovani allievi con i quali ho un rapporto meraviglioso.
Ho diversi progetti per il futuro tra i quali l'incisione di dischi e la pubblicazione di mie composizioni per flauto...

Alessandro Crosta

Recentemente, un giornale tedesco, in riferimento al recital "Un flauto all'opera" ha scritto: "...i compositori [dei brani in programma] sono riusciti a dotare queste musiche di un turbo che fa brillare gli strumenti solisti come dei veri e propri "acceleratori di suoni". I precipizi drammatici sono degnamente rappresentati da salti mozzafiato, sospiri profondi e tremolii acuti. Che siano animati, angosciati o scherzosi, una cosa è certa: Crosta [Alessandro] commuove. A tratti il suo flauto suona nitido e chiaro, a tratti appare ruvido e fumoso. Con il suo strumento il virtuoso [flautista] attiva tutti i registri delle emozioni umane. Una musica che agita le acque e grida alla liberazione estetica, la voce del flauto che incarna il canto sia femminile che maschile, ma anche la forza primordiale del vento..."

Per la lettura del Curriculum Vitae tradizionale clicca qui

Alessandro Crosta e Nadia Testa, recital Teatro Petruzzelli
 
Torna ai contenuti | Torna al menu